È quell’abbraccio, quello consapevole. È lui il big bang della tua vita. Le sue mani non ce la fanno a incontrarsi, ma la sua forza è lì, nei gomiti. Quell’abbraccio è la prima cosa che ricordi. Prima non c’era l’acqua né il vento. Non c’era la terra né il fuoco. Non c’eri tu. C’era il pensiero di te. Di qualcosa che avresti dovuto essere, ma che ti sfuggiva. E ora, che ti sembra di poterlo toccare, sai già che non ti appartiene. La tua forma è cambiata, ha nuove regole e non sei tu a dettarle. Ma non hai paura perché non è il controllo la tua forza. La tua forza permea la tua pelle in quell’abbraccio, ti supera, volteggia e ti si scaglia di nuovo addosso come un’onda secca. E poi si infila in ogni parte di te, di ciò che di te resta. Lava via il veleno che hai portato dentro. Lascia in te il dolce sapore della vita.